lunedì 25 settembre 2017

Per questo mi chiamo Giovanni

DATI EDITORIALI Autore: Luigi Garlando Titolo: Per questo mi chiamo Giovanni Sottotitolo: Da un padre a un figlio, il racconto della vita di Giovanni Falcone Editore, luogo, anno di pubblicazione: Rizzoli, Milano, 2004 Genere : narrativo a sfondo sociale Pagine: 154 C- MOMENTI DIFFICILI DA AFFRINTARE PER IL PROTAGONISTA Il protagonista del libro vive momenti difficili fin dall’inizio del racconto infatti, a Palermo, nella sua classe accadono strane cose, bambini che cadono dalle scale, o soldi della paghetta che non bastano mai a completare gli album di figurine. Giovanni e gli altri compagni hanno paura di denunciare Tonio, un bambino più grande con una famiglia e fratelli pericolosi, in particolar modo Il giorno prima del suo compleanno il ragazzino assiste ad un fatto spiacevole a scuola: il suo compagno di classe, Simone, viene spinto giù dalle scale proprio dal pericoloso Tonio il piccolo Giovanni decide di denunciare il bullo diventando amico di Simone, comprendendo che la mafia c’è anche a scuola, nelle piccole prepotenze dei compagni ed è una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi. Un altro momento difficile si ha quando il padre Luigi trovandosi nei pressi di Capaci,racconta al figlio la triste fine che la mafia ha riservato a Giovanni Falcone e a sua moglie: 500 chili di tritolo nascosti sotto un tunnel che attraversa l’autostrada, pronti a scoppiare tramite un comando a distanza attivato da un uomo posto sulla vicina collina. Il padre rivela al piccolo anche una storia che lo riguarda: in quanto titolare di 4 negozi di giocattoli a Palermo, è stato anch’egli vittima delle minacce da parte di alcuni uomini appartenenti alla mafia che, in cambio di “protezione”, chiedevano il pagamento del pizzo. La reazione del padre è stata quella di rivolgersi alla giustizia denunciando il fatto e facendo arrestare i due mafiosi. In risposta a questo atto di ribellione uno dei negozi più grandi, posseduti dal papà di Giovanni, fu bruciato ( questo è il motivo della bruciatura sulle zampe del suo peluche preferito Bum). Il bambino ascoltando quei fatti tremendi reagisce in modo serio e composto lodando l'atteggiamento di suo padre D- Ho apprezzato molto l'atteggiamento del piccolo Giovanni nei momenti difficili se mi fossi trovato al suo posto avrei reagito esattamente come lui perché credo fermamente che la mafia vada combattuta con tutte le nostre forze affinché tutti possano vivere in una società onesta e sicura E- invento il finale La mattina seguente Giovanni entra in classe tutto euforico e felice raccontando ai suoi compagni la bella giornata trascorsa con il padre per il compleanno dichiarando di aver scoperto il motivo per cui si chiama Giovanni. A quel punto la maestra che sapeva bene il perché, lo invita alla cattedra per raccontare il suo compleanno particolare anche ai suoi compagni di classe. il bambino accetta con piacere e comincia a spiegare la storia di Giovanni Falcone da cui ha ereditato il nome Parla della mafia,dell’importanza di denunciare i fatti che accadono nella nostra società e ci insegna a non tacere di fronte ai soprusi in modo da non diventare i complici di “COSA NOSTRA”, facendo così capire anche ai compagni il significato della parola “OMERTÀ ’”e fa rivivere il messaggio di speranza di un uomo che ha segnato la storia della Sicilia, quale Giovanni Falcone, pronunciando anche la bella frase GLI UOMINI PASSANO; LE IDEE RESTANO E CONTINUANO A CAMMINARE SULLE GAMBE DI ALTRI UOMINI,” per dimostrare come le idee di Giovanni Falcone vengono portate avanti dai suoi colleghi, anche dopo la sua morte. Alla fine del racconto il piccolo Giovanni riceve un lunghissimo applauso da tutta la classe è un bel 10 e lode dalla maestra.