Non ho tempo per leggere”, un’affermazione che da
sempre serve a giustificarsi di fronte a chi ci chiede quale sia l’ultimo libro
da noi letto. Ma è poi vero o è solo un modo per evitare la questione della
lettura e preferire altre attività, molto passive e per questo, forse per
alcuni di noi più rilassanti, come guardare la televisione, in modo da spegnere
completamente il nostro cervello per riprenderci dalle difficoltà della vita
quotidiana?
Colui
che vive, vive la propria vita. Chi legge, vive anche quelle altrui. Ma poiché una vita sussiste in
relazione con le altre, chi non legge non stabilisce questo rapporto. Leggere
dunque, “mette in moto” i sentimenti umani: fantasia, emozioni, passioni, consentendo
un'apertura dei sensi verso l’infinito e facendo scoprire l'anima delle cose. La
scrittura registra il lavoro del mondo. Il lettore, eredita questo lavoro, ne
viene trasformato ed arricchito, ed al termine di ogni saggio è diverso da
com'era in precedenza. Inoltre, la lettura permette di conoscere le civiltà
altrui, ma dato che la propria cultura si conosce solo in relazione con le
altre, chi non legge non conosce nemmeno quella in cui è nato: egli è estraneo al suo tempo e
alla sua gente.
Oggi i computer sono diventati
così popolari che molte persone li preferiscono ad un buon libro. Per molti
addirittura la lettura è considerata più un obbligo che un piacere. Ma una cosa
è evidente: coloro che conoscono la grande gioia che proviene dalla lettura
hanno vite più ricche e prospettive più ampie rispetto a chi non ama leggere.
Leggere quindi è un privilegio esclusivo degli esseri
umani: nessun' altra creatura vivente possiede le stesse capacità. Attraverso
la lettura possiamo venire a contatto con centinaia di migliaia di altre vite
oltre che con la nostra e possiamo comunicare con saggi e filosofi che sono
vissuti anche migliaia di anni fa. I libri ci trasportano in altri paesi dove
incontriamo personaggi che sono capaci di diventare “maestri di vita”; inoltre
possono aiutarci a trovare le risposte ai nostri quesiti. Essi possono dare, per esempio l’opportunità di
partecipare a una spedizione con Alessandro Magno o di “diventare amici” di
persone come Socrate o Platone e intrattenere una conversazione con loro.
Non siamo costretti a limitarci
alle nostre esperienze personali, attraverso la lettura delle biografie di
uomini di successo, possiamo fare nostre le loro esperienze e possiamo
sviluppare nuove idee e nuovi punti di vista. Un buon libro ci offre la
possibilità di appropriarci del modo di pensare dell’autore, di provare le sue
stesse emozioni, di usare l’immaginazione proprio come fa lui. In questo modo
le sue esperienze diventano le nostre. Questo è il potere della lettura: essa,
infatti, apre infinite strade verso i “tesori” dello spirito umano di tutte le
epoche e di tutte le parti del mondo, permettendoci di raggiungere una profonda
comprensione della vita e della gente, per offrire a noi stessi la più ampia
possibilità di scelta. Chi è consapevole di questo possiede una ricchezza
infinita.
Francesca Votino
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