mercoledì 7 ottobre 2015

La lettura:cibo per la mente



Non ho tempo per leggere”, un’affermazione che da sempre serve a giustificarsi di fronte a chi ci chiede quale sia l’ultimo libro da noi letto. Ma è poi vero o è solo un modo per evitare la questione della lettura e preferire altre attività, molto passive e per questo, forse per alcuni di noi più rilassanti, come guardare la televisione, in modo da spegnere completamente il nostro cervello per riprenderci dalle difficoltà della vita quotidiana?
Colui che vive, vive la propria vita. Chi legge, vive anche quelle  altrui. Ma poiché una vita sussiste in relazione con le altre, chi non legge non stabilisce questo rapporto. Leggere dunque, “mette in moto” i sentimenti umani: fantasia, emozioni, passioni, consentendo un'apertura dei sensi verso l’infinito e  facendo scoprire l'anima delle cose. La scrittura registra il lavoro del mondo. Il lettore, eredita questo lavoro, ne viene trasformato ed arricchito, ed al termine di ogni saggio è diverso da com'era in precedenza. Inoltre, la lettura permette di conoscere le civiltà altrui, ma dato che la propria cultura si conosce solo in relazione con le altre, chi non legge non conosce nemmeno quella  in cui è nato: egli è estraneo al suo tempo e alla sua gente.
Oggi i computer sono diventati così popolari che molte persone li preferiscono ad un buon libro. Per molti addirittura la lettura è considerata più un obbligo che un piacere. Ma una cosa è evidente: coloro che conoscono la grande gioia che proviene dalla lettura hanno vite più ricche e prospettive più ampie rispetto a chi non ama leggere.
Leggere  quindi è un privilegio esclusivo degli esseri umani: nessun' altra creatura vivente possiede le stesse capacità. Attraverso la lettura possiamo venire a contatto con centinaia di migliaia di altre vite oltre che con la nostra e possiamo comunicare con saggi e filosofi che sono vissuti anche migliaia di anni fa. I libri ci trasportano in altri paesi dove incontriamo personaggi che sono capaci di diventare “maestri di vita”; inoltre possono aiutarci a trovare le risposte ai nostri quesiti. Essi  possono dare, per esempio l’opportunità di partecipare a una spedizione con Alessandro Magno o di “diventare amici” di persone come Socrate o Platone e intrattenere una conversazione con loro.
Non siamo costretti a limitarci alle nostre esperienze personali, attraverso la lettura delle biografie di uomini di successo, possiamo fare nostre le loro esperienze e possiamo sviluppare nuove idee e nuovi punti di vista. Un buon libro ci offre la possibilità di appropriarci del modo di pensare dell’autore, di provare le sue stesse emozioni, di usare l’immaginazione proprio come fa lui. In questo modo le sue esperienze diventano le nostre. Questo è il potere della lettura: essa, infatti, apre infinite strade verso i “tesori” dello spirito umano di tutte le epoche e di tutte le parti del mondo, permettendoci di raggiungere una profonda comprensione della vita e della gente, per offrire a noi stessi la più ampia possibilità di scelta. Chi è consapevole di questo possiede una ricchezza infinita.


                                                          Francesca Votino

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