Il fantasma della volpe e il tesoro nascosto
Situato in una
piana poco lontana da Poggibonsi, precisamente sulla Cassia, castello di
Strozzavolpe costruito nel 1154 e gli fu
attribuito il curioso nome derivandolo, probabilmente, da quello di
Scoriavolpe. Per chi si trovasse ad aggirarsi nei suoi paraggi volgendo lo
sguardo dalla Cassia o dalla superstrada non si potrà fare a meno di notare la
sua cinta muraria, in gran parte autentica ed originale, un ponte levatoio e il
maestoso arco pietra.
La leggenda che avvolge tale maniero si costruì
attraverso una sovrapposizione di storie che hanno fatto giungere ai nostri
giorni l'aura oscura di ignote presenze come anche di romantiche storie.
Come ogni castello che si rispetti anch'esso possiede
il suo fantasma ma, in questo caso, non di un uomo bensì di una volpe che si
aggirerebbe nelle notti di luna piena attorno al castello. La povera anima
dell'animale vagherebbe nei terreni della fortezza a causa di un certo
Bonifazio Duca e Marchese di Toscana, che si ostinò a far voler costruire
questo edificio nonostante nei suoi paraggi, all'epoca, vi fosse una strana
volpe che sembrava mettere in fuga anche i cavalieri più coraggiosi e
indefessi. Nella 'migliore' tradizione inglese iniziò cosi una vera e
propria caccia alla volpe, ma invano
visto che l'animale sembrava sfuggire ad ogni tipo di inseguimento prendendosi
gioco anche dei più abili cacciatori. Fatto ancor più diabolico, come venne
allora interpretato, è che la volpe sembrava tener lontano gli sprovveduti
avventurieri spuntando loro contro fuoco e fiamme dalla bocca. Il Duca,
stufatosi dello scherno dell'animale, avrebbe così deciso di giocare d'astuzia,
nascondendosi nel bosco e tendendole un agguato. La trappola riuscì con il
povero animale strozzato da un laccio.
La soddisfazione del nobile durò ben poco quando il suo
mago gli predisse che il suo castello sarebbe durato tanto quanto il corpo
dell'animale. Si provvide così a farlo imbalsamare e al suo interno fu
riversato tanto oro quanto lo stesso sarebbe stato in grado di contenerne. Il
corpo così fu nascosto nelle fondamenta del castello, in un luogo tanto segreto
che nessuno mai sarebbe riuscito a trovarlo. Tre cavalieri furono messi a guardia
del curioso 'talismano'. Secondo una più recente leggenda, sul finire dello
scorso secolo un muratore riuscì a trovare un lauto bottino ma appena presolo
in mano sarebbe stato scacciato dagli spettri dei tre cavalieri anticamente
messi a guarda del luogo. Leggende o miti che siano ancora oggi la gente del
posto racconta come, nelle notti di luna piena, si veda aggirarsi nella zona
una grande volpe che sembra sempre nascondersi nel fossato del castello, oggi
prosciugato.
Francesca Votino
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